segunda-feira, 31 de dezembro de 2012

Comprando o livro pela capa: Il corpo umano

" È un plotone di giovani ragazzi quello comandato dal maresciallo Antonio René. L'ultimo  arrivato, il caporalmaggiore Roberto Ietri, ha appena vent'anni e si sente inesperto in tutto. Per lui, come per molti altri, la missione in Afghanistan è la prima grande prova della vita. Al momento di partire, i protagonisti non sanno ancora che il luogo a cui verranno destinati è uno dei più pericolosi di tutta l'area del conflitto: la forward operating base (fob) Ice, nel distretto del Gulistan, "un recinto di sabbia esposto alle avversità", dove non c'è niente, soltanto polvere, dove la luce del giorno è così forte da provocare la congiuntivite e la notte non si possono accendere le luci per non attirare i colpi di mortaio. Ad attenderli laggiù, c'è il tenente medico Alessandro Egitto. È rimasto in Afghanistan, all'interno di quella precaria "bolla di sicurezza", di sua volontà, per sfuggire a una situazione privata che considera più pericolosa della guerra combattuta con le armi da fuoco. Sfiniti dal caldo, dalla noia e dal timore per una minaccia che appare ogni giorno più irreale, i soldati ricostruiscono dentro la fob la vita che conoscono, approfondiscono le amicizie e i contrasti. In un romanzo corale, che alterna spensieratezza e dramma, Giordano delinea con precisione i contorni delle "nuove guerre". E, nel farlo, ci svela l'esistenza di altri conflitti, ancora più sfuggenti ma non meno insidiosi: quelli familiari, quelli affettivi e quelli sanguinosi e interminabili contro se stessi." 

Mais do que o titulo ou da sinopse acima o que me levou a ler esse livro foi o autor, Paolo Giordano, seu primeiro romance La solitudini dei numeri primi me agradou muito e eu aguardava ansioso o lançamento de um segundo trabalho,  eis que após 5 anos temos o lançamento de Il corpo umano
Como já tinha percebido no livro anterior Paolo Giordano não é um escritor de casos de amor, de cenas "bonitinhas", aqui nesse livro temos um grupo de jovens, idade entre 20 e 30 anos, isolados em uma base perdida no meio do nada no Afeganistão, um deserto cercado de montanhas.
A vida lá é dura, calor, poeira para todo lado, ausência total de conforto, medo constante de um ataque dos talibans, nesse quadro temos os soldados italianos meio que perdidos, com a vida em suspenso, aguardando cada folga para retomar a vida deixada na Itália.
O livro é muito bem escrito mas é muito amargo deixando o final em aberto.
Paolo Giordano esteve na área do conflito e produziu o pequeno documentário abaixo que acabou servindo de base para ele escrever o livro.